Adolpho Arrietta nasce a Madrid dove – dopo essersi inizialmente dedicato alla pittura – giovanissimo realizza i suoi primi cortometraggi. Nel 1967 si trasferisce a Parigi dove due anni più tardi incontrerà Jean Marais, che sarà protagonista del suo primo lungometraggio, Le jouet criminel. Con Les intrigues de Sylvia Couski vince nel 1975 il Grand Prix del Festival di Toulon; a questo fanno seguito altri tre film francesi.
Rientrato in Spagna (dove vive tutt’ora) realizza altri lungometraggi, l’ultimo dei quali, Vacanza permanente, sarà premiato al Festival di Lucca nel 2006.
Cineasta-poeta, pioniere del cinema underground in Spagna come in Francia; autore punk, secondo Severo Sarduy, sempre riconosciuto dalla grande critica – da Marguerite Duras a Serge Daney, da Jean Narboni a Jean-Claude Biette – come uno degli autori più importanti di un cinema lontano dalle convenzioni, Arrietta è stato di recente omaggiato al Centre Georges Pompidou di Parigi ed al museo nazionale d’arte Reina Sofia di Madrid.
Si conclude quest’anno la retrospettiva integrale della sua opera che il Lucca Film Festival porta avanti dalla sua seconda edizione.
Filmografia
El crímen de la pirindola (1964), La imitación del ángel (1966), Le jouet criminel (1969), Le Château de Pointilly (1972), Les intrigues de Sylvia Couski (1975), Tam Tam (1976), Flammes (1978), Grenouilles (1983), Kiki, la gata (1989 – TV), Merlín (1991), Eco y Narciso (2003), Vacanza permanente (2006), Dry Martini – buñuelino cocktail (2008).