Robert Cahen

Protagonista della videoarte europea e internazionale, Robert Cahen (Valence, Francia 1945) non è stato solo un pioniere della ricerca con l’ immagine elettronica, misurandosi con le strumentazioni degli studi televisivi francesi col suo bagaglio di compositore di musica concreta. E’ stato anche un iniziatore di generi e stili, ha aperto la strada al “documentario di creazione”, ha saputo coniugare ricerca artistica rigorosa con il dialogo culturale con istituzioni, musei, committenze televisive.
Musicista, fotografo, cineasta, videoartista, ha realizzato opere sulla danza e la musica, il teatro e l’arte; ha lavorato in pellicola (dal super 8 al 35 mm.) e con l’immagine elettronica, in video e con le videoinstallazioni. E’ un maestro nella rappresentazione del paesaggio, dello spazio urbano, del viaggio; premiato in tutto il mondo, trasmessa da numerose reti TV, è oggi al centro di numerosi omaggi e retrospettive, iniziative culturali, attività di stage e laboratori con allievi e giovani. La sua opera, che si intreccia con altre arti (prime fra tutte la musica e la pittura) presenta un nucleo di riflessione approfondita e intensa che ruota intorno all’immagine del tempo: sia a livello percettivo che figurativo, sia come tempo della visione che come tempo della vita. Fuggevolezza e stasi, movimento e immobilità, fluidità e imprendibilità dell’esistenza, il transito, il passaggio, sono il fulcro della sua attività artistica e della sua costruzione poetica per immagini e suoni, che in questi ultimi anni trova asciuttezza ed essenzialità sia nelle installazioni che nei lavori video. Ma è forse importante dire che Cahen, così parsimonioso nell’uso della parola, è uno dei pochi artisti in grado di “parlare” anche a un pubblico di non addetti ai lavori, perché le sue astrazioni non dimenticano mai il reale e le sue evocazioni non dimenticano mai il piacere di condividere una storia: fosse anche “solo” la storia di uno sguardo. La mostra alla Fondazione Ragghianti (23 ottobre 2009-10 gennaio 2010) è la più completa esposizione di videoinstallazioni di questo autore allestita in Italia. Presenta 13 opere che coprono un arco temporale che va dal 1979 al 2008: 11 installazioni e due video (questi presentati in mostra come vere e proprie opere “installate” per l’occasione). Il viaggio, la contemplazione del paesaggio, le metamorfosi dello sguardo; ma anche un tempo rallentato e meditativo, la riflessione sull’idea di passaggio; il tempo della vita, la memoria, l’incontro con l’altro.