Schede dei film

GOLTZIUS AND THE PELICAN COMPANY (Lunedi 23 settembre – Cinema Centrale)

Anno: 2012

Durata: 120’

Genere: Biografico, Storico

Paese di produzione: Olanda/Francia/Croazia

Attori: Ramsey Nasr, Giulio Berruti, F.Murray Abrahan

Sceneggiatura: Peter Greenaway

Fotografia: Reinier Van Brummelen

Montaggio: Elmer Leupen

Musiche: Marco Robino

Tra i primi grandi incisori olandesi del barocco, Hendrik Goltzius (1558-1617) convince il margravio di Alsazia a diventare il suo editore per una serie di opere illustrate. Per la corte, in cambio, metterà in scena alcuni racconti biblici che rappresentano i sei tabù legati alla sfera del sesso (fornicazione, incesto, adulterio, pedofilia, prostituzione e necrofilia). L’umanità varia che orbita intorno al nobile interpreterà, sotto la stretta direzione dell’artista, le storie bibliche di Adamo ed Eva, di Lot e delle sue due figlie, di Davide e Betsabea, di Putifarre e sua moglie, di Sansone e Dalila, di Salomè e Giovanni Battista.

GIOCHI NELL’ACQUA (Martedì 24 settembre – Cinema Centrale)

Anno: 1988

Durata: 118’

Genere: Commedia grottesca

Paese di produzione: Regno Unito/Olanda

Attori: Joan Plowright, Juliet Stevenson, Joely Richardson, Bernard

Sceneggiatura: Peter

Fotografia: Sacha

Montaggio: John

Musiche: Michael Nyman

Tre donne, madre, figlia e nipote, tutte di nome Cissie Colpitts, fanno annegare uno dopo l’altro i rispettivi mariti (un giardiniere, un uomo d’affari e un disoccupato), rispettivamente in una vasca da bagno, in mare ed in piscina. Malgrado i sospetti dei familiari dei defunti, fanno passare le morti per incidenti grazie alla complicità dell’eccentrico medico legale Madgett, amico di famiglia, che passa il tempo con il figlio adolescente inventandosi strani giochi e stilando macabre statistiche di morti. Madgett si aspetta ogni volta di essere ricompensato dalle loro grazie femminili, ma viene solo ripetutamente illuso (è la più giovane e trasgressiva delle tre a concedergli una minima soddisfazione, ma poi si tira indietro anche lei), finché alla fine, durante la cerimonia notturna della dispersione delle ceneri dei tre mariti, rimane vittima a sua volta dello spietato terzetto.

IL VENTRE DELL’ARCHITETTO (Martedì 24 settembre – Cinema Centrale)

Anno: 1987

Durata: 118’

Genere: Drammatico

Paese di produzione: Italia/Regno Unito

Attori: Brian Dennehy, Cloe Webb, Stefania Casini, Lambert Wilson, Vanni

Sceneggiatura: Peter

Fotografia: Sacha

Montaggio: John

Musiche: Michael Nyman

L’architetto americano Stourley Kracklite arriva a Roma con la giovane moglie incinta, Louisa, per organizzare una mostra di architettura dedicata ai progetti di Etienne-Louis Boullée. Durante il suo soggiorno scopre di soffrire di una forma terminale di cancro al pancreas. Cerca di cancellare dalla sua mente il dramma che lo ha colpito, ma gli unici sollievi alla sua disgrazia sono il pensiero del bambino che sta per nascere e la sensazione che le pietre della Città Eterna minimizzino l’importanza di ogni destino individuale. Nodi centrali del film divengono ben presto le riflessioni dell’architetto statunitense sui monumenti che lo circondano e che pongono in una prospettiva più acuta la sofferenza individuale: nel corso della storia l’uomo si circonda in modo maniacale di immagini che riproducono ventri di statue celebri. Mentre l’architetto è sempre più solo e inizia a perdere il lume della ragione (scrive lettere a Boullée e fa scenate in pubblico), la moglie diviene l’amante di un giovane italiano che riesce anche ad estromettere Kracklite dall’organizzazione della mostra. Louise sostituisce il marito nel discorso inaugurale della mostra, ma viene colta dalle doglie. Nello stesso momento, Kracklite si getta dal Vittoriano uccidendosi.

L’ULTIMA TEMPESTA (Mercoledì 25 settembre – Cinema Italia)

Anno: 1991

Durata: 124’

Genere: Drammatico, Fantastico

Paese di produzione: Gran Bretagna/Olanda/Italia/Giappone

Attori: John Gielgud, Michel Blanc Erald Josephon, Isabelle

Sceneggiatura: Peter

Fotografia:

Montaggio: Marina

Musiche: Michael Nyman

L’opera sperimenta l’utilizzo di inserti video in alta definizione ed effetti grafici e cromatici (realizzati con il sistema Paintbox della Quantel) per animare i 24 libri di Prospero, che rappresentano i campi del sapere umano. Il film combina anche diverse espressioni artistiche quali il mimo, la danza, l’opera e la pittura, in un approccio compositivo in cui i personaggi e le azioni risultano stratificati in diversi livelli di significazione. Questi giochi complessi di lettura segnano l’inizio della cosiddetta fase del “cinema neo-barocco” del regista gallese.

LO ZOO DI VENERE (Venerdì 27 settembre – Auditorium Fondazione Banca Del Monte di Lucca)

Anno: 1985

Durata: 105’

Genere: Drammatico, Grottesco

Paese di produzione: Gran Bretagna/Olanda

Attori: Andréa Ferréol, Brian Deacon, Eric Deacon, Frances

Sceneggiatura: Peter Greenaway, Walter

Fotografia: Sacha

Montaggio: John

Musiche: Michael Nyman

Due etologi, Oswald e Oliver Deuce (Brian Deacon e Eric Deacon), fratelli gemelli e siamesi separati, perdono in un bizzarro incidente d’auto (con un cigno) entrambe le mogli. Questo tragico evento non fa che aggravare la loro ossessione per la decomposizione animale. I due cominciano a frequentare Alba (Andréa Ferréol), che nello stesso incidente ha perso una gamba, e instaurano con lei una bizzarra relazione a tre, complicata ulteriormente dall’inquietante Van Hoyten (Joss Ackland), il chirurgo che l’ha amputata. Dopo aver perso anche l’altra gamba e aver dato alla luce due gemelli, di cui “il” padre sono i fratelli Deuce, Alba si lascia morire. Non potendo utilizzare il suo corpo per le proprie ricerche, i fratelli infine decidono di diventare loro stessi le cavie finali.