‘Mi piacerebbe prendermi il merito per i miei personaggi, ma sono solo un attore, quei
personaggi sono scritti da altri. Quello che faccio è quello che fanno i bambini, immagino, gioco e faccio finta di essere qualcun altro. E poi cerco di diventare quella persona, di amare e odiare quello che quella persona ama e odia‘
Questa la frase highlight dell’incontro con Jeremy Irons nell’edizione 2016 del Lucca Film
Festival ed Europa Cinema, in cui il proteiforme attore racchiude la sua filosofia, mantenutasi costante fino ad oggi.
È proprio grazie ad una recente intervista della “BUILD Series”, una piattaforma culturale
online, che possiamo affermare che la passione dell’attore per il suo mestiere non è diminuita, ma è solo cambiata, di pari passo con l’età.
Dopo aver recitato parti iconiche in film come Die Hard e Lolita, si è cimentato nella parte del famoso maggiordomo Alfred Pennyworth, un ruolo minore ma in cui risplende il carattere dell’attore.
“Non voglio di essere un Alfred migliore dei miei predecessori, voglio essere solo valido per quello che lui è ora” risponde Irons, affermando che l’Alfred moderno avrebbe molto a che fare con la tecnologia, pertanto non è paragonabile a quello di Michael Gough.
Oltre al cinema, Irons ha avuto diversi ruoli prominenti in ambito teatrale: lo si potrà infatti trovare in tourneé insieme alla BAM-Brooklin Academy of Music fino al 23 Giugno 2018 per tutta l’America, mentre insieme alla Filarmonica di New York ha preso parte al centenario della nascita di Leonard Bernstein in date 9, 11 e 14 Novembre 2017.
Per moltissimi anglofoni, Irons è inoltre la voce del personaggio disneyano Scar (ne Il Re Leone) a cui lui è ancora molto affezionato:
“Molti adulti mi indicano ai propri figli dicendo “Guarda, lui è Scar!” e dopo aver
improvvisato qualcosa, i bambini si tirano indietro. È molto comodo per tenerli lontani,
altrimenti ti starebbero sempre addosso” scherza l’attore.
Alla domanda se fosse dispiaciuto per non essere stato chiamato per ri-doppiare Scar nel
nuovo musical della Disney, l’attore ci scherza su, affermando che “È come se tua figlia non ti invitasse al suo matrimonio!”