La Notte dei Morti Viventi: La Nascita degli Zombie

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“Ok, è morto. Andate a prenderlo, ce n’ è un altro da fare arrosto.”

Il primo ottobre del 1968 George A. Romero dà alla luce un capolavoro assoluto del genere horror: “La notte dei morti viventi” (Night of the Living Dead).

Non c’è regista successivo che, accostandosi al genere, non abbia contratto debito con il Maestro indiscusso dello zombie-movie, ispirando una serie lunghissima di film sui morti viventi.

Con questo piccolo gioiello girato in 35 mm, nel sempreverde fascino del bianco e nero e ancora con qualche sbavatura di regia, il giovane Romero, a soli 28 anni, raggiunge la celebrità.

Il suo cult movie, con un investimento minimo di 100.000 dollari, gli frutterà ben 18 milioni di dollari.

Un incasso considerevole, se si pensa che tra gli insoliti finanziatori vi era un macellaio, che fornì del sangue e interiora per gli effetti speciali.

Effetti speciali che portano la firma di Tom Savini. Nella preziosa collaborazione con George A. Romero, l’attore, regista e truccatore statunitense di origini italiane, scatena le paure ancestrali degli spettatori, con interventi di make up ad hoc sui volti tumefatti degli zombie.

Le comparse che furono reclutate per recitare nella parte di zombie furono arruolate da Romero al costo di un dollaro ed una t-shirt con su scritto “I was a zombie on Night of the Living Dead”.

Riguardo gli attori protagonisti, questi fanno la loro comparsa sul grande schermo per la prima volta, completamente sconosciuti al pubblico spettatore.

Il padre degli Zombie con la sua opera prima rinnoverà un genere che si pensava avesse già esaurito ogni spinta creativa.

E lì, invece, in quello stallo narrativo, che il genio di Romero apporta linfa nuova, introducendo nel panorama cinematografico un nuovo termine e sottogenere: Splatter.

La truculenza delle scene, il gusto per il macabro e l’orrore del cinema romeriano ebbero una forte presa su gli adolescenti americani, liberi da qualsiasi divieto di censura fino a quel momento.

Di contro il regista statunitense attirò inevitabilmente le critiche feroci dei più conservatori.

Per fortuna non mancarono i lungimiranti che riscontrarono la grande portata rivoluzionaria della pellicola.

“Night of the Living Dead” fu addirittura considerato sovversivo, perché secondo alcuni conteneva una critica sottile alla società americana.

Una società impegnata negli orrori della guerra del Vietnam e, soprattutto, sopraffatta dal dilagante odio razziale contro gli afro-americani (non a caso rappresentato dal protagonista del film, Duane Jones).

“La notte dei morti viventi” viene annoverato tra i 100 migliori film horror della storia, suscitando, senza subire il tempo che passa, un’angoscia avvertibile ancora oggi.

George Romero sarà ospite di Lucca Film Festival – Europacinema dal 3 al 10 aprile 2016.