Aki Kaurismaki: il regista degli “ultimi”

Ritratto fotografico di Aki Kaurismaki

In attesa di vedere in anteprima al Lucca Film festival e Europa Cinema L’altro volto della speranza, orso d’argento alla Berlinale, andiamo a riscoprire la leggendaria carriera di Aki Kaurismaki. Un cinefilo prima che cineasta; autore, regista, produttore e fondatore del Midnight Sun Film Festival e della casa di produzione Ville Alpha.

Aki Kaurismaki: gli esordi

Nel 1981, a soli 24 anni, insieme al fratello Mika, scrive e dirige il suo primo lungometraggio, La sindrome del lago Saimaa, un documentario nel quale racconta la sua grande passione per la musica rock seguendo tre band finlandesi in tour nei pressi del più grande lago della nazione.

Dopo aver diretto, nel 1983 un moderno adattamento di Delitto e Castigo di Dostojevski e la commedia surrealista Calamari Union nel 1985 fonda, l’anno successivo, il fortunatissimo Midnight Sun Silm Festival, al quale parteciperanno, fra i tanti maestri del cinema, diverse eccellenze nostrane come Mario Monicelli, Ettore Scola e Francesco Rosi.

E’ proprio nel 1986 che arriva nei cinema Ombre nel paradiso, il primo dei tre film che, successivamente, insieme ad Ariel (1988) e La fiammiferaia (1990), formeranno la cosiddetta “trilogia dei perdenti” e introdurranno al pubblico internazionale il nome e l’arte di Kaurismäki, imperniata sulla desolazione dell’uomo, sulla sua solitudine e sulla sua sofferenza quotidiana; storie di ultimi, vinti e sconfitti, raccontate con un umorismo ed un’ironia che rendono il cinema del finlandese riconoscibile a ogni livello.

Gli anni ’90 e i primi successi

Leningrad Cowboys Go America(1989), immaginario viaggio negli Stati Uniti dell’omonima band, oltre a essere un successo al box office, costituisce le fondamenta della lunga collaborazione fra il regista e il gruppo per il quale dirigerà diversi videoclip e concerti e un sequel, nel 1994, Leningrad Cowboys Meet Moses, ambientato in Messico e dotato di una comicità ancora più feroce ed esilarante del primo. Nel 1990 approda, in concorso, alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia con Ho affittato un killer con protagonista Jean-Pierre Léaud nei panni di un lavoratore appena licenziato e in preda alla depressione, decide di assoldare un sicario per farlo al posto suo.

Da quel momento in poi, ogni film di Aki Kaurismaki verrà presentato nei festival più importanti del mondo; dapprima a Berlino, dove vince il premio della critica (FIPRESCI) con La vie de bohème(1992) e successivamente a Cannes, dove la sua “trilogia della Finlandia” riceverà diversi premi, tra cui una menzione speciale per Nuvole in viaggio nel ’96, il gran premio della giuria per quello che viene considerato il suo capolavoro, L’uomo senza passato(2002) e la selezione ufficiale per Luci della città(2006).

Recentemente ha conquistato un nuovo premio della critica, sulla “Croisette”, per il suo ultimo film Miracolo a Le Havre(2011), un dramma incentrato sul tema dell’immigrazione che racconta la rivincita di un umile lustrascarpe che dona aiuto e rifugio ad un bambino africano arrivato su una nave da carico.

Il Lucca Film Festival e Europa Cinema onorerà Aki Kaurismaki del premio alla carriera e gli consegnerà l’onorificenza della fondazione Giacomo Puccini per Luci della sera, pellicola del 2006 che verrà proiettata nel corso del festival.